Camera Mandela

Camera Mandela

È l’atmosfera del continente africano ad ispirare questa camera matrimoniale, con stoffe, tappeti tribali e dipinti che narrano la profondità della terra.

È l’atmosfera del continente africano ad ispirare questa camera matrimoniale, con stoffe, tappeti tribali e dipinti che narrano la profondità della terra.

Matrimoniale con bagno

  • 1 notte

  • 1-2 persone

  • Bassa stagione: 56,00 euro

  • Alta stagione: 60,00 euro

  • Da 4 a 6 notti: sconto 5%.

  • Sconto settimana: sconto 25% sul prezzo di 7 notti.
  • Letto aggiuntivo: 15,00 euro a notte.

  • Bambini fino a 6 anni: GRATIS (1 bambino gratis per adulto, riduzione del 50% sul prezzo intero per ogni bambino aggiuntivo).

  • Supplemento pulizia per ANIMALI da compagnia: 10,00 euro ad animale.

  • Tassa di soggiorno (dal 1 marzo al 31 ottobre): 1 euro a notte per adulto (>16 anni) per un massimo di 7 notti.

Bassa Stagione Alta Stagione
  01/01 – 06/01
07/01 – 16/04 17/04 – 03/05
04/05 – 29/05 30/05 – 01/06
02/06 – 14/06 15/06 – 15/09
16/09 – 30/10 31/10 – 01/11
02/11 – 04/12 05/12 – 07/12
08/12 – 19/12 20/12 – 06/01/26

Wi-fi gratuito

Offriamo wi-fi gratuito in tutti i nostri alloggi.

Energia rinnovabile

Abbiamo una produzione autonoma di energia elettrica con pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo, l’acqua calda è prodotta da pannelli solari termici e da una caldaia a legna che serve anche per il riscaldamento.

Colonnina elettrica per auto

Disponiamo di colonnina elettrica per la ricarica auto da 6,9 KW alimentata dal nostro impianto fotovoltaico.

In giro

Dal nostro agriturismo potete partire per ogni tipo di meta turistica in un territorio davvero meraviglioso: terme, riserve naturali, mare, siti archeologici, città storiche e tanti piccoli borghi aspettano solo di essere scoperti!

Paganico (a 7 km)

Piccolo borgo sorto nel XIII secolo a guardia della vallata del fiume Ombrone, nel punto di incontro del fiume col torrente Lanzo, per volontà del Comune di Siena. Nel 1278 la Repubblica di Siena decise di cingere di mura il nuovo borgo, obbligando i nobili dei dintorni a cedere le terre limitrofe al paese, esentando nello stesso tempo Paganico da ogni tassa per 10 anni in modo da attirare una sufficiente popolazione. Il paese conserva palazzi, chiesa, cassero e mura a testimonianza del passato senese. Nella Chiesa di San Michele, oltre ad affreschi del maestro pittore della scuola senese Bigio di Goro Ghezzi, c’è un famoso Crocefisso quattrocentesco, di artista ignoto, forse di origine nordica, un tempo oggetto di disputa tra gli abitanti dei borghi rivali di Paganico e Civitella. I suoi abitanti erano conosciuti come “Granocchiai” per l’antica usanza popolare di mangiare le ranocchie e ha dato origine alla folkloristica Sagra e Palio della Granocchia, che ogni anno si svolge nel mese di Settembre.

Civitella Marittima (a 10 km)

Il nome Civitella origina dall’espressione latina parva civitas (cittadella), mentre l’aggettivo “Marittima” viene acquisito successivamente. Territorio ricco di minerali e boschi, circondato dal fiume Ombrone, via d’acqua di notevole importanza visto lo sbocco sul Mar Tirreno, fu in origine luogo d’insediamento etrusco e poi romano; fu quindi preda delle invasioni barbariche, longobarde e franche.

Civitella fu uno dei più antichi feudi degli Ardengheschi di Siena, personaggi di primo piano nella Toscana degli inizi dell’anno 1000. Compare per la prima volta nei documenti storici intorno all’XI secolo, epoca di fondazione della contea e di costruzione del castello, con annesso il borgo circondato da cinte murarie in forma ovale.

Pari (a 12 km)

Bellissimo paese sulla vetta di un colle da cui potete godere di splendidi tramonti. I reperti storici testimoniano la presenza di un villaggio del Paleolitico superiore e in seguito di Etruschi e Romani. Il centro attuale del borgo è di origine medievale, importantissimo possesso della nobile casata degli Ardengheschi che fece costruire le mura a scopo difensivo e militare verso la metà del XII secolo. Passato poi sotto il controllo di Siena nel XIII secolo, entrò a far parte del Granducato di Toscana nel XVI secolo.

Montalcino (a 32 km)

Nato come piccola fortezza etrusca di poca importanza, divenuto poi insediamento romano, nel Medioevo, grazie alla vicinanza con la via Francigena, diventa meta di pellegrinaggio. Tra l’800 e il 900 d.C., vengono costruiti e ristrutturati i primi castelli e abbazie, tra cui la celebre Abbazia di Sant’Antimo.

Montalcino nel XII secolo è centro di importanti contese militari che si concludono nel 1500 con la consegna delle chiavi della città ai Medici di Firenze.

Per molti secoli, Montalcino mantiene la sua dimensione rurale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il borgo vive un periodo buio caratterizzato da spopolamento e scarsi investimenti. Solo negli anni ’70, Montalcino inizia la sua ascesa grazie all’arrivo della famiglia Mariani (Banfi), che investe fortemente nel territorio, riconoscendo le potenzialità del Brunello in questo microcosmo unico sia come clima che come terreno, ambiente ideale per coltivare le migliori uve.

Siena (a 45 km)

Siena è una delle città più belle della Toscana e d’Italia. La sua storia è assai ricca, come testimoniato da ogni palazzo, da ogni via e dalle sue nobili tradizioni.

Dapprima necropoli etrusca, in seguito colonia romana, vede l’introduzione del Cristianesimo intorno al III secolo. Con le successive invasioni barbariche conobbe un grande afflusso di persone e con i Longobardi assunse una certa rilevanza amministrativa e politica. Segue il periodo del Sacro Romano Impero in cui Siena inizia ad acquistare un forte potere economico portato dal commercio. La ricchezza di Siena è dovuta anche al transito della Via Francigena, che porta i pellegrini e i viandanti verso la Città Santa. Nascono in questo periodo le compagnie laicali, che si preoccupano di assistere i viandanti di passaggio a Siena. Queste compagnie rappresentano il germoglio delle famose Contrade cittadine.

Siena ha vissuto alternanze tra periodi di pace e prosperità dovuti anche alla sua forte potenza mercantile, alternati a continui dissidi tra fazioni, carestia e peste. Nel 1500 Siena passa sotto il controllo dei Medici di Firenze e pian piano rinasce grazie alla sua arte, al nuovo Monte dei Paschi e alle seguenti riforme economiche e agricole dei Lorena.

Monte Amiata (a 36 km)

Con la sua vetta che raggiunge i 1738 metri, è la montagna più alta della Maremma. Il monte è noto per la sua ricca biodiversità, i boschi rigogliosi e la varietà di attività all’aperto che offre: percorsi di trekking, stazione sciistica in inverno, bikepark in estate.

Il Monte Amiata ha una storia geologica affascinante. È un vulcano estinto, con le ultime attività note risalenti a circa 200.000 – 300.000 anni fa. Nonostante sia stato dichiarato estinto, il vulcano continua a mostrare segni di attività sotterranea, come le famose sorgenti di acqua calda termale presenti nel sud della Toscana: Saturnia, Bagni San Filippo, Bagno Vignoni, Petriolo…

I primi a capire le qualità delle acque calde, fredde, tiepide e bollenti che sgorgano copiose grazie alla generosità dell’antico vulcano furono gli Etruschi. Oggi l’intero territorio è Patrimonio dell’Umanità per volontà dell’Unesco.

Bagni di Petriolo (a 13 km)

Le Terme di Petriolo sorgono lungo il corso del fiume Farma, al confine tra i comuni di Monticiano e Civitella Paganico.

Le Terme di Petriolo erano già conosciute fin dall’epoca romana, tanto da essere citate da Cicerone e Marziale. Sono stati rinvenuti resti di epoca etrusca e romana. Il toponimo attuale è, tuttavia, di epoca duecentesca, essendo ricordate in documenti ufficiali a partire dal 1130.

In epoca rinascimentale, e più precisamente all’inizio del Quattrocento, fu costruito il primo complesso termale in muratura, lungo la sponda settentrionale del fiume Farma. Nel 1404 intorno alle Terme fu realizzata la cinta muraria, da qui il nome di Castello Termale di Petriolo, eretta a protezione della fonte termale stessa e per consentire alla Repubblica di Siena di far pagare una sorta di biglietto di ingresso ai visitatori.

Ancora oggi di questo mirabile esempio di terme fortificate si possono ammirare gran parte delle mura quattrocentesche e delle tre torri di avvistamento (Ovest, Sud-Ovest e Sud-Est), la Torre della Repubblica Senese (Nord), la porta detta “di Siena” e l’antica Locanda, appena fuori le mura.

Sito Archeologico di Roselle (a 24 km)

Antica città della Dodecapoli etrusca dell’Etruria centrale, Roselle viene fondata nel punto di passaggio tra la valle dell’Ombrone e la Maremma grossetana, sulla riva dell’antico lago Prile.

Conserva una sovrapposizione di edifici e mura appartenenti alla fase etrusca-villanoviana, etrusca e romana. La scoperta di vasi attici a figure rosse testimonia i contatti commerciali della città con la Grecia e le colonie greche dell’Italia meridionale.

Nel VI secolo decade come tutta la Maremma, flagellata dalla malaria. La città viene abbandonata fino alla fine del Settecento quando, ad opera di Pietro Leopoldo I, la zona viene bonificata.

A partire dagli anni ’50 i resti degli edifici antichi vengono riportati alla luce per mezzo di una lunga campagna di scavi portata avanti dalla Soprintendenza archeologica della Toscana.

Castiglione della Pescaia (a 55 km)

Paese marinaro di origini etrusche situato su una collina a ridosso del mare, al cui culmine troviamo il castello e l’antico borgo medievale circondato da mura e torri.

In tempi remoti, una parte dell’attuale pianura ad est del nucleo abitato, è occupata dalle acque del lago Prile, che si è andato prosciugando con il trascorrere dei secoli. Le testimonianze più importanti del periodo etrusco provengono dalla vicina Vetulonia, antica città della dodecapoli etrusca. Agli etruschi succedono i romani con i loro acquedotti, viadotti e strade lastricate. All’Impero Romano segue un periodo di frequenti invasioni e impoverimento ambientale con forte diminuzione della popolazione.

Nel X secolo Castiglione passa sotto la protezione di Pisa e sono erette tre torri e la cinta muraria. Nel 1404, sotto il controllo dei Medici di Firenze, vengono effettuati importanti interventi di bonifica che verranno ultimati nel 1800 da Pietro Leopoldo II.

Di quella vasta area malsana oggi rimane la riserva naturale Diaccia Botrona, riconosciuta come zona di importanza internazionale per il raro ecosistema che possiede. Oggi Castiglione della Pescaia è una rinomata ed attrezzata località di villeggiatura, frequentata da un turismo internazionale

Uccellina (a 52 km)

Il Parco Regionale della Maremma, fondato nel 1975, si estende su 9800 ettari, ricoprendo l’area che va da Principina a Mare a Talamone. Il vasto territorio comprende i Monti dell’Uccellina, i terreni paludosi nei pressi della foce dell’Ombrone, le Pianure Maremmane e le Dune dell’Uccellina.

Le prime testimonianze di presenza umana nell’area del Parco risalgono al Paleolitico Medio, intorno a 50.000 anni fa. I principali siti che attestano la frequentazione dei monti dell’Uccellina da parte dei nostri antenati sono la Grotta della Fabbrica, la Grotta del Golino e la Grotta dello Scoglietto.

Nell’area del Parco non sono stati trovati reperti etruschi, mentre si ha abbondanza di ritrovamenti di epoca romana, costituiti da numerose ville e laboratori di manufatti per il commercio, essendo la zona vicina a due importanti vie di comunicazione: la via Aurelia e il fiume Ombrone.

Le torri risalgono al XVI secolo e vennero fatte erigere dai Medici: fanno parte di un sistema difensivo creato inizialmente per controbattere le scorrerie dei mori ottomani che qui imperversavano.

All’interno del Parco è possibile fare visite didattiche, escursioni a piedi, a cavallo, in bicicletta, in canoa e carrozza tra lecci, ginestre, alloro, sughere, pini ammirando le specie che lo popolano come il cinghiale maremmano, la vacca maremmana, il falco pescatore, le volpi, i daini ed i caprioli.

Orbetello e il promontorio di Monte Argentario (a 80 km)

Orbetello sorge nel mezzo dell’omonima laguna ed è unita al Monte Argentario da una strada costruita su un terrapieno artificiale che ha diviso la laguna in due specchi d’acqua. La laguna è delimitata verso il mare da due tomboli, il Tombolo della Feniglia e il Tombolo della Giannella, caratterizzati da lunghe spiagge sabbiose, pinete e macchia mediterranea.

Orbetello nasce come abitato etrusco nel VII secolo a.C. Fortezze e torri di avvistamento narrano la storia delle dominazioni senese e spagnola, su questo promontorio che si spinge nel mare. Il vivace borgo di Porto Santo Stefano con la Fortezza Spagnola accanto all’imbarco per l’Isola del Giglio e Giannutri.

Il piccolo borgo marinaro di Porto Ercole con il caratteristico porticciolo, Forte Filippo, Forte Stella e la Rocca aldobrandesca.

L’Argentario non offre solo calette incantevoli e un mare blu intenso, ma anche un entroterra ricco di sentieri che tagliano la macchia mediterranea e terminano con ripide scalinate che danno accesso a magnifiche spiagge. Cala dei Gessi, ad esempio, è tra le più belle della Toscana. Altri raggiungono punti panoramici, come quello di Capo d’Uomo, da cui si gode di una splendida vista dell’Isola del Giglio e dell’arcipelago toscano. Non mancano poi alcuni siti di interesse naturalistico come l’Oasi WWF della Laguna di Orbetello e la Riserva Naturale di Duna Feniglia.

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